Parliamo con Francesco Belligerante
Cosa è per te la danza?
È l’arte di esprimere con il corpo le proprie emozioni e i propri sentimenti, facendoli vivere a chi ti sta guardando.
Quale è secondo te la principale differenza tra la danza e altri sport?
La differenza è che secondo me la danza non è uno sport, è una forma d’arte, paragonabile alla pittura, alla scultura e soprattutto alla musica. Nello sport si deve sempre raggiungere uno scopo( un goal, un canestro, un punteggio più alto..) mentre nella danza (non sportiva) se c’è uno scopo, è solo quello di esprimersi al meglio.
Come vivi questa esperienza?
Come la possibilità di farmi conoscere per quello che sono, senza nessun filtro e nessuna timidezza.
Cosa ti aspetti nel futuro da questa esperienza?
Di poter continuare fino a che Dio me ne darà la possibilità
Come ti senti quando danzi?
Libero…
Quale disciplina frequenti alla scuola Vividanza?
Danza moderna, hip hop, classica
Se più di una quale preferisci e perché?
Preferisco la danza moderna, perché è quella che mi dà più libertà di espressione, e cominciando a danzare molto tardi, è quella che mi permette alla mia età di poter conoscere e studiare la base classica.
Cosa rappresenta per te Vividanza?
In assoluto, la mia seconda casa, la mia seconda famiglia… la prima qui a Reggio Calabria.
Qual è il ricordo più bello che ti porti dietro dell’anno accademico trascorso?
Sono tanti i bei ricordi… aver conosciuto persone fantastiche a cui mi sono affezionato tantissimo, ritrovarsi nei giorni senza lezione e provare nelle varie case e riuscire a fare un axel, passare giorni faticosi ma stupendi allo stage di Tropea, rimanere meravigliato (è dir poco) davanti ad una arena stracolma durante il nostro saggio mentre contemporaneamente l’Italia si giocava i quarti di finale della coppa del mondo, e soprattutto riuscire a dare il meglio davanti a questo pubblico insieme a 3 amici nei passi a due (cast. Tony e frate).
Ma il ricordo più bello in assoluto, è quello del sorriso della mia insegnante, che in qualsiasi circostanza ci accoglie ad ogni lezione.
Parliamo con Alessandra De Gaetano
Cosa è per te la danza?
Ah! Cos’è per me la danza? Beh, dire che danzare sia sinonimo di ballare è errata come definizione. Io ho iniziato a muovere i primi passi all’età di tre anni e da quel momento non ho più smesso. Credo che la danza sia un mondo a sé, un modo che riesce a rendere liberi, un mondo per certi versi collegato alla vita reale, mentre per altri versi è un modo totalmente differente. La danza è un mondo che ti dà la possibilità di interpretare un ruolo diverso; una volta sei un pagliaccio, un’altra volta un angelo, un’altra volta ancora un animale della giungla. È proprio questo il bello… essere libera di interpretare ciò che voglio e ciò che provo attraverso il movimento del corpo.
Quale è secondo te la principale differenza tra la danza e altri sport?
Io credo che la principale differenza tra la danza e gli altri sport sia proprio nel nome. Infatti, secondo me, la danza non è uno sport qualsiasi, ma è una forma di linguaggio con le sue regole da seguire e sempre alla ricerca di nuove parole e nuovi significati da aggiungere nel proprio vocabolario.
Come vivi questa esperienza?
Sinceramente non ho parole per esprimere il modo in cui sto vivendo questa esperienza. Posso semplicemente dire che dopo diciassette anni la danza ormai è parte di me.
Cosa ti aspetti nel futuro da questa esperienza?
Sicuramente la danza mi ha aiutata a crescere, e più di questo cos’altro potrei chiederle? Io come persona ho un po' paura del futuro, quindi preferisco pensare al presente… e poi chissà cosa potrebbe succedere!
Come ti senti quando danzi?
Posso racchiudere tutto ciò che provo mentre danzo in una sola frase: mi sento libera.
Quale disciplina frequenti alla scuola Vividanza?
Danza moderna lo scorso anno, quest’anno vedremo.
Cosa rappresenta per te Vividanza?
Vividanza per me è la mia seconda famiglia. Mi ha accolta in un modo che non mi sarei mai aspettata!!!
Qual è il ricordo più bello che ti porti dietro dell’anno accademico trascorso?
Non ho un ricordo particolare. Ogni attimo vissuto con Vividanza è un ricordo meraviglioso che mi porto dietro, dal mio primo giorno nella scuola allo stage di Tropea.
Parliamo con Marco Timpano
Cosa è per te la danza?
La danza è una droga!!! Inizi semplicemente facendo piccoli passi e ti ritrovi a volerne sempre e sempre di più. È aria per i tuoi polmoni è cibo per il tuo stomaco è come l’acqua per i pesci impossibile rimanerne senza. È come la penna che scrive su un libro di fiabe, dove ci sono Re e Regine, Principi e Principesse, fate e maghi ma anche draghi streghe cattive e strade tortuose. Fiaba dove tu sei il protagonista in grado di poter volare o di toccare le stelle.
Quale è secondo te la principale differenza tra la danza e altri sport?
Ogni sport ha una propria caratteristica ma non riesco a definire sport una disciplina che fa del movimento linguaggio del corpo e che riesce tramite questo ad esprimere emozioni, a descrivere storie, sensazioni e quant’altro.
Come vivi questa esperienza?
Questa esperienza la vivo con la massima serenità, impegno e sacrificio sapendo di essere circondato da persone stupende con le quali condivido questa grande passione…
Come ti senti quando danzi?
Non c’è un’emozione precisa che provo quando danzo, momenti in cui ti senti di volare, momenti che ti senti bruciare dentro, momenti di felicità, di tristezza, di libertà, momenti in cui il tuo corpo entra in estasi al punto che potresti scoppiare a piangere o ridere o volare.
Quale disciplina frequenti nella scuola Vividanza?
I corsi che frequento sono moderna, classica, danza caraibica e hip hop.
Quale preferisci e perché?
Tutte le discipline che frequento sono bellissime e hanno le loro caratteristiche per questo non ho una preferenza.
Ho scelto questa perché: la moderna è piena di emozioni, l’hip hop è energia allo stato puro, la classica basi della danza, i caraibici calienti e divertenti.
Cosa rappresenta per te Vividanza?
Vividanza è la famiglia che mi insegna le tecniche per dipingere e scrivere il mio libro di fiabe.
Vividanza è il luogo che mi ha fatto conoscere tanta bella gente e che le riunisce sotto un solo tetto per condividere una grande passione.
Qual è il ricordo più bello che ti porti dietro dell’anno accademico trascorso?
Il giorno più bello ed indimenticabile è stato il primo giorno carico di emozioni e di paure e non sapevo cosa avrei fatto volevo solo ballare.
Un altro giorno molto importante è stato il saggio e non riuscirò mai a dimenticare quei minuti, condivisi con gli altri, prima di entrare sul palco, sotto ad un furioso vento e davanti ad un’arena stracolma.
Tutto questo è nato grazie ad una persona straordinaria, qual è Viviana, che sia in sala che fuori ti insegna non solo a danzare ma ti dà molti insegnamenti di vita.
CHI MEGLIO DI LEI POTEVA CONDURRE QUESTA GRANDE FAMIGLIA!!!
Parliamo con Gaia Tribulato
Cosa è per te la danza?
La danza? Beh, è tutto! È un modo di vivere, un modo di pensare…la danza rappresenta per me tutto quello che può portarmi ad una serenità interiore che mi fa stare bene. È il mio palliativo quando qualcosa mi fa soffrire, è il mio sfogo quando sono arrabbiata, triste. È il mio modo d’esprimermi quando ho una gioia da raccontare un sorriso in più da evidenziare. La danza mi porta lontano da tutto quello che è materialità, perché alla fine basta anche un po’ di fantasia e ciò che balli diventa la tua storia. Il tuo mondo. Il tuo palcoscenico. Smettere di ballare è impossibile se si sente il “bisogno” costante come nel mio caso. Ballerò fino a quando le mie gambe me lo consentiranno. Ma quando il mio fisico non sarà più pronto a tanto affanno, non smetterò mai di ballare con il cuore. Non si può improvvisamente odiare qualcosa perché non la si può più esprimere ma, anzi, solamente amarla di più.
Quale è secondo te la principale differenza tra la danza e altri sport?
La differenza sta nel fatto che la danza non è solo una questione di movimento come gli altri sport. Per fare danza bisogna avere pure il coraggio di saper esprimere le cose più difficili, attraverso quest’arte che non è solo tecnica e ripetizione. Molti sport, assolutamente rispettabili, rischiano di diventare registri meccanici privi di sfumature che solo la danza, attraverso la possibilità di esprimerci liberamente, può regalarci.
Come vivi questa esperienza?
Non ci sono parole. Forse è meglio non aspettarsi nulla. Più si cerca qualcosa e più non la si trova. Allora, per una volta, procediamo all’inverso. Cerco di vivere la danza ogni volta come se fosse l’ultima opportunità! Ogni volta come se fosse l’ultima melodia che il mio corpo può esprimere, solo così riesco a vivere bene il mio sogno. Solo così riesco a sperare che il mio sogno diventi realtà.
Come ti senti quando danzi?
Semplicemente…3 metri sopra il cielo!
Quale disciplina frequenti nella scuola Vividanza?
Moderna jazz, classico, hip hop
Quale preferisci e perché?
Moderna jazz! Perché mi rappresenta di più, e riesce a farmi esprimere con una disinvoltura e semplicità che mi appartengono maggiormente quando interpreto questo stile.
Quale è il ricordo più bello che ti porti dietro dell’anno accademico scorso?
Una grande famiglia. Un grande pentolone dove oltre a trovare la mia passione, ho anche trovato delle persone splendide con le quali condivido molto di più di una coreografia! Persone che si fanno volere bene, e che impari a volere bene. Dalla stessa Viviana, un’insegnante ma non solo. Prima di ogni cosa una persona stupenda, un’amica che ti capisce, cerca di venirti incontro e aiutarti in ogni momento. Grazie Vivi!
Ne porto tanti dietro. Ma forse il primato va al saggio, incredibile momento di unione e complicità, tra noi compagni. Esperienza da batticuore dove puoi dimostrare, finalmente, che tutti i tuoi sforzi non sono stati vani. E poi..Tropea!!! esperienza fantastica che ci ha dato l’opportunità di crescere, sotto le “direttive” di grandi insegnanti di danza di tutto il mondo!!
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